Recentemente si assiste ad una maggiore attenzione prestata dagli organi ispettivi al corretto inquadramento del personale dipendente, contestando, nel caso di irregolarità, la maggiore retribuzione spettante ai lavoratori ed una contestuale evasione contributiva.
La contestazione si fonda sull’obbligo ex lege di riconoscere al personale dipendente il livello e la corrispondente retribuzione previsti dal CCNL applicato in azienda in base alle mansioni per le quali il lavoratore è stato assunto o a quelle effettivamente svolte, ove successivamente modificate.
Si invita pertanto codesta Azienda ad effettuare una approfondita valutazione in merito alla corrispondenza delle attuali mansioni rispetto quelle stabilite in fase assuntiva e a segnalare a questo Studio ogni discordanza [tra le quali lo svolgimento di mansioni promiscue, l’affidamento di nuove e diverse mansioni, ovvero di mansioni di coordinamento di altri lavoratori] onde verificare la necessità di provvedere ad un diverso inquadramento retributivo e contrattuale del lavoratore in questione.
Quanto sopra al fine di prevenire sia eventuali contenziosi con i lavoratori che contestazioni da parte degli organi di vigilanza.
Ultimo aggiornamento 06.10.2012
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